Troppo femminile!

Possiamo andare oltre la convenzione e l’associazione del rosa+fiori= femminile?
Siamo nel 2022 potremo anche accettare che un uomo ami il rosa e i fiori o che una donna non debba essere additata come “maschiaccia” (ma che vuol direeeeee?!?!?) perchè non ama lo stile romantico?

Purtroppo anche il settore dei matrimoni è soggetto a questi stereotipi e alla cultura dei generi ben distinti per colore e tematiche.

Queste distinzioni mi sono sempre state strette e penso che al giorno d’oggi potremo anche superarle: il colore che scegli dovrebbe essere dettato solo dal tuo gusto e non da quello che la società si aspetta che tu scelga.

Devo dire che in questi ultimi anni, per fortuna sto vedendo finalmente un cambiamento, anche nel seguire i preparativi in quasi tutte le coppie noto un’equa distribuzione e più complicità: dopo anni di delega totale nei confronti della donna sembrerebbe che le nuove coppie siano più equilibrate sotto questo punto di vista e si distribuiscano equamente scelte e preparativi.

Spero che sempre più si superi questo stereotipo e non si venga giudicati per i colori delle decorazioni o degli inviti.

Ti è capitato di pensare che un matrimonio fosse “troppo femminile”?
Non ti giudico, anche io per anni ho usato questa espressione, d’altronde siamo inseriti in una cultura maschilista e machista, alcuni modi di pensare sono talmente interiorizzati che non ci rendiamo conto.

Pubblicato da irenemini

Irene Minissale è nata in provincia di Pistoia nel 1982, ma ora vive e lavora in Sicilia; nel 2001 si diploma presso il Liceo Artistico di Lucca e nello stesso anno si iscrive presso l'ISIA di Firenze laureandosi nel corso ordinario quadriennale nel 2005 e nella specialistica nel febbraio del 2008. Insomma studia un sacco, ma non impara a scrivere biografie. Durante gli studi trova anche il tempo di lavorare presso un'agenzia di comunicazione di Firenze come designer grafico e cartotecnico; ma anche qui non le insegnano a scrivere biografie. In questi anni sviluppa una buona esperienza in ambito progettuale e grafico-illustrativo sia a mano libera che tramite software grafici, ma non a scrivere, indovinate cosa? Dal Marzo 2008 lavora da illustratrice e designer grafico come freelance per diversi settori (editoria, moda e pubblicità) e pensa che dovrebbe imparare a scrivere biografie. Durante questo periodo prende parte al workshop Summer Session RCR ma, neanche a dirlo, non impara a scrivere biografie... Nel 2011 apre un blog/portfolio e qui rimane fregata... deve scrivere una biografia.

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