Cos’è un tableau de marriage?

Parlando con le coppie mi rendo conto di dare per scontato che tutti sappiano cosa sia ma effettivamente chi non è del settore magari non sa cosa sia e a cosa serva.

Il tableau serve all’inviato per sapere in quale tavolo sarà seduto, nel caso di tavoli da 8/10 persone, oppure il posto/posizione nel caso di tavoli imperiali.

Può essere un cartello unico o, come li propongo io, dei cartellini singoli per tavolo da comporre con i fiori o da appendere a una cornice o in una piccola installazione.

In alcune location si preferisce delegare la funzione di indicare e accompagnare al tavolo a del personale, ma consiglio comunque di affiancare un tableau cartaceo da consultare, per evitare attese (il personale sarà comunque in numero limitato rispetto a quello degli invitati).

Il posizionamento del tableau è importantissimo e ovviamente dipende dagli spazi e tempi del ricevimento ma il mio consiglio è quello di posizionarlo in un punto che resti visibile e consultabile dagli invitati per tutto l’aperitivo: in questa fase gli invitati aspettano che arrivino gli sposi e potranno consultarlo senza accalcarsi.

Un errore comune è posizionare il tableau all’entrata della zona dove saranno i tavoli, ma essendo un punto di passaggio si crea inevitabilmente confusione per poterlo consultare.

Spero che i miei consigli ti siano utili e se hai bisogno di maggiori informazioni sui coordinati contattami e troveremo la soluzione adatta ad tuo evento.

Tableau e segnatavolo

Pubblicato da irenemini

Irene Minissale è nata in provincia di Pistoia nel 1982, ma ora vive e lavora in Sicilia; nel 2001 si diploma presso il Liceo Artistico di Lucca e nello stesso anno si iscrive presso l'ISIA di Firenze laureandosi nel corso ordinario quadriennale nel 2005 e nella specialistica nel febbraio del 2008. Insomma studia un sacco, ma non impara a scrivere biografie. Durante gli studi trova anche il tempo di lavorare presso un'agenzia di comunicazione di Firenze come designer grafico e cartotecnico; ma anche qui non le insegnano a scrivere biografie. In questi anni sviluppa una buona esperienza in ambito progettuale e grafico-illustrativo sia a mano libera che tramite software grafici, ma non a scrivere, indovinate cosa? Dal Marzo 2008 lavora da illustratrice e designer grafico come freelance per diversi settori (editoria, moda e pubblicità) e pensa che dovrebbe imparare a scrivere biografie. Durante questo periodo prende parte al workshop Summer Session RCR ma, neanche a dirlo, non impara a scrivere biografie... Nel 2011 apre un blog/portfolio e qui rimane fregata... deve scrivere una biografia.

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